Diventare mamme è una delle esperienze più belle nella vita di una donna, o forse la più bella in assoluto, ma tutte noi sappiamo bene quante cose dobbiamo imparare, perché il lavoro di mamma nessuno lo insegna, e così si incomincia ad entrare nel mondo dei pannolini, delle creme per i sederino, dei biberon, delle tettarelle, dei latti artificiali, delle bilance per pesare i neonati ecc. una bella avventura che a dirla tutta non finisce mai!
Impiego dei biberon
Le mamme, lo sanno è sufficiente entrare in una farmacia o in un negozio per la prima infanzia e trovare o meglio perdersi nel mondo dei biberon e delle tettarelle, ne esistono di tutti i tipi, le misure, che rispondono a tutte le necessità del piccolino. Perché si usano i biberon? Prima di tutto i biberon sono usati dalle mamme che o hanno il latte, ma non attaccano il bambino al seno, oppure dalle mamme che non hanno il loro latte e usando quello artificiale devono necessariamente usare il biberon per prepararlo e somministrarlo poi al bambino.
Nel primo caso il latte sarà “tirato” con uno speciale apparecchio, il tiralatte, e da qui sarà poi versato nel biberon, nel secondo caso, invece, il latte in polvere sarà preparato con l’aggiunta di acqua direttamente nel biberon scelto. Anche i bambini allattati solo ed esclusivamente al seno, dopo un certo periodo useranno il biberon, poiché si avvicineranno allo svezzamento e oltre al latte materno, faranno conoscenza con altre bevande come ad esempio la camomilla o la semplice acqua durante momenti diversi della giornata.
I pediatri dicono, che il biberon può essere usato, ed entrare a far parte della vita del bambino a partire dai 6 mesi, ciò è ovviamente valido per i bambini allattati al seno, per tutti gli altri entra nella vita dal primo giorno!. Il biberon oltre a dare latte al bambino, diventa importante anche per fornire anche i primi ingredienti diversi dal latte, come ad esempio i biscotti granulari o in polvere.
In effetti, il latte con i biscotti sciolti gradualmente, diventa una merenda o uno spuntino che grazie al biberon “passa” dalla mamma al bambino, crescendo poi dal biberon si utilizzerà il bicchierino con i piccoli fori e poi alla fine il bicchiere e la tazza classici. Ma è indubbia la comodità del biberon soprattutto quando si è in viaggio o semplicemente in giro per la città e il bambino, in tutta tranquillità nel passeggino, può consumare il suo pasto o la sua merenda.
Tipologie di biberon e di tettarelle
Sul mercato troviamo moltissimi modelli e tipologie di biberon, in virtù di ciò è possibile suddividerli in diverse categorie principali:
- Termoresistenti
- Plastica infrangibile
- Antisinghiozzo
- Da passeggio
- Anticolica
e di varie misure:
- Da 120 ml di latte
- Da 150 ml di latte
- Da 330 ml di latte
Si passa poi dalla forma classica, fino al simpatico Teddy (orsetto) o con il buchino in mezzo, capace di rendere la presa più semplice alla piccola manina. Una parte fondamentale del biberon è la tettarella, ovviamente non sono tutte uguali, ma variano in funzione dell’età del bambino. Ad esempio per bambini di età inferiore ai quattro mesi, le tettarelle sono molto piccole, le quali permettono il passaggio di un flusso delicato e leggero, proprio per andare in contro alle esigenze del neonato ancora non pronto per ricevere un flusso di latte enorme.
Dopo tale periodo si potrà preferire il cambio di tettarella, permettendo grazie a un foro maggiore, un più elevato passaggio di latte. Bisogna comunque sempre valutare da neonato a neonato, poiché alcuni sono così voraci che piangono e si disperano, non ritenendo sufficiente il passaggio di latte da buchi troppo stretti, cambiando la tettarella ciò renderò più rilassata la poppata al bambino, ma anche alla madre!
Da tenere presente che dopo i cinque o sei mesi, si usano biberon più grandi con tettarelle con fori diversi, per permettere il passaggio non solo al latte, ma soprattutto in concomitanza allo svezzamento, anche ad altri alimenti come ad esempio le prime creme a base di tapioca, riso, mais ecc.
In questo caso è molto utile il biberon con i doppi manici, che permette una maggiore autonomia del bambino che sta crescendo e che può provare grande soddisfazione a tenere da solo il biberon. In alcuni modelli vi è anche la possibilità di staccare i manici e riattaccarli all’occorrenza. Le tettarelle possono essere in gomma siliconata oppure in gomma naturale.
Produttori
Sono numerosissime le aziende che producono i biberon, anche in questo caso è sufficiente entrare al supermercato e perdersi tra le numerose marche da quelle più famose a quelle meno conosciute ma magari ottimi come prodotti, vediamo i principali. Tenete presente che citerò solo alcune delle innumerevoli marche.
- Avent: si tratta di una marca molto conosciuta, e anche assai apprezzata dalle mamme, sicura, garantita, storica, che offre non solo prodotti come biberon per i bambini, ma anche una vasta gamma di prodotti per le mamme. Nasce nel 1939, producendo tettarelle di gomma, poi sempre più si è specializzata con la produzione di nuovi materiali per fabbricare non solo tettarelle ma anche biberon e latri oggetti e strumento per la prima infanzia.
- Giordani: produce prodotti per la prima infanzia, non solo in Italia ma anche all’estero, specializzati anche nella fabbricazione di tettarelle adatte ai vari paraggi e ai vari momenti di crescita del bambino, per assecondarlo nei suoi diversi bisogni.
- Chicco: forse è la prima marca che a molti viene in mente pensando ai bambini, pur magari non avendo figli, poiché è tra le aziende davvero storiche di questo settore. Segue la mamma e il bambino dalla nascita in poi, con grande attenzione e sensibilità a tutte le esigenze di entrambi, infatti, produce anche abbigliamento premaman, coppette per il latte, guaine contenitive, pancere, oltre che a un numero enorme di tipologie di biberon tettarelle, tiralatte ecc.
- Nuk: azienda che pensa dal biberon alla pappa, attenta all’igiene alla sicurezza dei neonati, e soprattutto alla loro graduale autonomia, infatti, esistono in commercio dei modelli con comode impugnature perfette per permetter al bambino una salda tenuta senza l’ausilio della mamma.
- Mebby: si tratta di un’azienda che si sta affermando nel settore della prima infanzia, producendo vari prodotti tra cui anche i biberon, tra cui nello specifico, anche quelli dedicati ai bambini con problemi di coliche e otiti. Il formato è variabile in base all’esigenza e le tettarelle sono abbinabili in caucciù oppure in silicone, entrambe resistenti, sicure e igieniche.
Consigli pratici
Abbiamo visto che in commercio esistono svariati modelli e materiali, sia per i biberon sia per le tettarelle, ad esempio in silicone, lattice e in caucciù, ma cosa sono esattamente questi materiali? Il silicone è un polimero, ovvero un prodotto chimico a base di silicio, elastico, morbido e resistente soprattutto al calore e alla sterilizzazione, non rilascia alcun odore o sapore nel latte. Forse paragonato al lattice, è però meno resistente.
Il lattice è naturale, in altre parole, gomma di lattice naturale, in linea generale per via di questa scelta la tettarella è sicura, molto elastica, resistente alle ripetute sollecitazioni, ecologica e facile da pulire. In linea generale il silicone va bene per i primi mesi, poi quando iniziano a spuntare i primi dentini, può facilmente rompersi.
Sulla marca del biberon, le mamme noteranno come siano gli stessi bimbi a dettare legge, nel senso che molto spesso, cambiare biberon e tettarella, può non essere una buona idea, poiché i bambini si lamentano, soprattutto se la tettarella è di un materiale diverso da prima e se il biberon è magari più grande o piccolo.
Sulla disponibilità di questi prodotti è bene sapere che in farmacia si troveranno sempre, ma in alcuni negozi specializzati si troveranno con una gamma più vasta e magari con prezzi più economici. Ormai in molte città esistono dei veri e propri centri dedicati alla commercializzazione di prodotti per la prima infanzia e per la futura mamma, in cui si trova davvero tutto e spesso con offerte con offerte molto interessanti.
Ad esempio è possibile in alcuni, fare la lista per la nascita, in cui i genitori lasciano le loro richieste, dai biberon, alla bilancia al corredino, e i parenti e amici si sbizzarriscono nell’acquisto dell’ABC del neonato che verrà.
Ultimo consiglio, l’acquisto sul web, esistono diversi siti in cui è possibile fare ottimi acquisti, considerando adeguatamente le spese di spedizione, comprando una giusta quantità, dal latte in polvere ai pannolini fino al biberon è possibile risparmiare!
Come sterilizzare il biberon
La sterilizzazione del biberon è uno degli aspetti fondamentali per garantire un buon stato di salute al bambino. Vediamo quali sono i modi classici e moderni per attivare tale operazione in modo corretto. Ricordiamo che non solo il biberon ma anche le tettarelle vanno sterilizzate, questo è fondamentale, partendo dal presupposto che poi il neonato non vive sicuramente sotto una campana di vetro ma che durante la giornata ha comunque un contatto con diversi germi e batteri.
Il biberon va quindi sempre lavato con molta cura, possibilmente mai preparato troppo presto, cioè è meglio prepararlo al momento stesso in cui il bambino lo consuma e non prima. In ogni caso se preparato in anticipo va riposto nel frigorifero e non lasciato a temperatura ambiente, poiché sarebbe il “miglior” modo per causare una brutta gastroenterite al piccolo. La sterilizzazione è meglio adottarla come metodo per i primi 6 mesi, poiché se il bambino non ha mai preso latte della madre, ha meno anticorpi.
Dopo i primi sei mesi tenete presente che il bambino inizierà a toccare in giro molte cose e i germi entreranno facilmente, ecco perché andrà a decadere la sterilizzazione. Il biberon e le tettarelle si lavano con acqua bollente, e poi si può seguire la sterilizzazione a caldo (il materiale è sterilizzato in acqua bollente, questa svolge azione battericida e anche disinfettante, grazie al vapore che si sviluppa).
Nel caso sopra citato si usa mettere i biberon dentro lo sterilizzatore. In sua assenza si usa, come facevano le nostre mamme e nonne, una pentola colma di acqua, s’immergono i vari oggetti e si porta a ebollizione, coprendo il tutto con un coperchio. Si lasciano poi ad asciugare e non si toccano con le mani, fino a quando il biberon non è asciutto.
Il metodo a freddo, è chimico, si utilizza uno specifico disinfettante liquido diluito in acqua, la sua azione si esplica tra i 30 e i 90 minuti, non lasciando tracce minime sul biberon, è un metodo pratico e forse meno economico rispetto al precedente.
Preparazione del biberon
Se nel biberon non si mette il latte materno, precedentemente ricavato dal seno materno con il tiralatte, allora si dovrà preparare il latte in polvere, ricostituendolo con l’acqua, normalmente al 13%, ovvero nel biberon si dovranno mettere ogni 100 ml di acqua 13 grammi di polvere di latte. Per espletare tale azione si usa l’apposito misurino, che permette di raccogliere dalla confezione il giusto quantitativo di latte in polvere senza eccedere o mancare.
Rispettare le dosi di polvere è assolutamente consigliabile, in questo modo non si rischia di sovraccaricare il bambino con troppa sostanza o fargli mancare nulla. La grammatura è comunque qualcosa che poi con il tempo diventa meccanica, e le mamme se all’inizio sembrano avere dubbi e incertezze davanti al biberon vuoto da riempire, poi si specializzano.
Dopo aver inserito acqua, polvere di latte, si deve chiudere molto bene il biberon, scuotete vigorosamente e permetter alla polvere di sciogliersi, si fa intiepidire, provando poi a bagnarsi con una goccia il polso e a quel punto il latte è servito! Non è molto consigliato il riscaldamento in forno a microonde poiché, il latte potrebbe scaldarsi in modo non omogeneo, il biberon potrebbe sembrare abbastanza caldo, e poi invece all’interno essere freddo, o peggio troppo rovente. Vanno molto bene gli scalda biberon, che portano alla giusta temperatura il latte senza far rischiare bruciature varie.
Il latte in polvere va inserito nel biberon solo con il misurino e mai con le mani, che anzi vanno sempre comunque, lavate prima di toccare il biberon. La scatola del latte va sempre chiusa molto bene. Se si è fuori casa sarebbe opportuno portarsi un termos con acqua calda fatta scaldare a casa; questo per evitare che magari si incorra in utilizzo di acqua non sicura per il bambino con il rischio di creare antipatiche gastroenteriti. Preparare il latte sempre in un ambiente pulito, ciò vale non solo per il biberon ma anche per la cucina in generale e le mani.
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