Giacca da uomo

Categoria: Abbigliamento Archivio
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Quando nasce la giacca

La giacca da uomo, sebbene ciò potrebbe rappresentare una novità per i più, è un capo di abbigliamento piuttosto antico. Nel passato remoto – parliamo, infatti, dell’età del Neolitico – esistevano già dei prototipi di giacca che venivano utilizzati per gli uomini quanto per le donne. Si tratta, com’è ovvio, di capi non paragonabili alla complessità e all’eleganza di quelli attuali, tuttavia, dimostrano come questo genere di abbigliamento fosse già considerato importante da parte degli uomini preistorici.

La giacca, con il nome e le caratteristiche che, più o meno, conosciamo oggi, si può far risalire alla Francia del 1600. Il termine stesso “giacca” pare che derivi dal nome proprio di persona “Jacques”, molto comune soprattutto nelle fasce di popolazione meno abbienti e dedite al lavoro nei campi.

Questa puntualizzazione è molto importante, dal momento che la giacca moderna sembra essere nata come sopravveste per proteggere dall’uso delle armi gli abiti dei contadini durante le rivolte. Questo “prototipo” di giacca era corto ed era completo di tasche, per offrire una maggiore comodità e praticità d’uso.

Un’ulteriore evoluzione della giacca si è avuta nel secolo successivo in Gran Bretagna fino a codificarsi nell’Ottocento nel modo in cui è conosciuta anche ai giorni nostri. In effetti, anche il gilet, i pantaloni, la camicia e la cravatta sono stati rivoluzionati oltremanica nel 1700, per cui è più che lecito parlare di scuola inglese nella realizzazione di questi fondamentali capi d’abbigliamento.

Molto interessante anche l’accoppiata di giacca e pantaloni, un classico dell’abbigliamento maschile che è alla base dell’eleganza per un uomo. È anche vero che, oggi come oggi, sono molti anche gli esempi di giacca e pantaloni da uomo non più con taglio formale ma molto più sportivo che è possibile indossare sia nel luogo di lavoro che in occasioni in cui è richiesto un abbigliamento casual.

Caratteristiche fondamentali della giacca

Una giacca da uomo possiede alcune caratteristiche essenziali, quale che sia il modello, che è bene conoscere anche per valutare la qualità del capo di abbigliamento che si sta per comprare. Iniziamo dall’alto, e parliamo quindi del collo e delle spalle.

Il collo di una giacca deve aderire alla nuca, dunque alla camicia, a prescindere dai movimenti del corpo. Se troppo corto, tenderà ad alzare i lembi della giacca, se troppo lungo provocherà uno squilibrio nelle proporzioni. In entrambi i casi, è sufficiente un po’ di allenamento e, in breve, si riuscirà ad individuare il collo giusto con un semplice colpo d’occhio.

Le spalle della giacca dovrebbero essere abbastanza “costruite” per non dare l’impressione di essere cadenti ma, allo stesso tempo, sono da evitare modelli imbottiti e marziali. Devono calzare ampie ma non troppo e non devono stringere sui muscoli delle braccia al minimo movimento.

Il giromanica è un altro elemento molto importante. La parte inferiore deve prevedere un taglio eccellente, che si accompagni alla perfezione al movimento dell’ascella. Un giromanica troppo stretto è un difetto della giacca, che non calzerà come dovrebbe.

Proseguendo, troviamo la parte dedicata al torace. Anche in questo caso, si dovrà preferire una giacca dal torace sufficientemente ampio da non essere scomoda una volta abbottonata, neppure se si è seduti. La giacca da uomo, è importante ricordarlo, non dovrebbe mai essere portata non allacciata, per una questione di etichetta. Le giacche da uomo a tre bottoni prevedono l’allacciatura solo di quello centrale; quelle a due bottoni solo del primo.

Molto importante, e poco conosciuto, è il drop. Con questo termine si identifica il rapporto esistente tra la larghezza della vita e quella del torace. Ad esempio, il drop 6 è quello più comune e definito come normale, il drop 8 è per chi ha vita più stretta del torace e il drop 4 è per chi ha vita più larga del torace.

Infine, parliamo della lunghezza. Una giacca da uomo dovrebbe sempre coprire il didietro di chi la indossa, mentre per quanto riguarda le maniche, è prassi comune che, tenendo il braccio disteso, non esca più di un centimetro della camicia dalle maniche. Discorso analogo per l’altezza del collo.

Come scegliere una giacca di qualità

Una giacca non si compone soltanto delle caratteristiche essenziali di cui abbiamo parlato in precedenza. Ve ne sono, infatti, molte altre che, combinate con gli accessori più opportuni, riescono a dare un impronta di stile particolare e parlano della personalità di chi sceglie un determinato capo di abbigliamento rispetto ad un altro.

I revers, ad esempio, sono un particolare che cambia spesso al cambiare delle mode e nel tempo. Per mantenersi sul classico sempre attuale, meglio non scegliere né revers troppo grandi né troppo stretti, attestandosi su una larghezza compresa tra gli 8,5 centimetri e i 10.

In particolare, poi, occorre ricordare che i revers dentellati sono quelli più comuni e che sono portabili da chiunque; il risvolto a punta è più adatto alle giacche formali o a quelle estremamente alla moda; il risvolto a scialle è caratteristico dello smoking e sarebbe bene lasciarlo esclusivamente a questa specifica tipologia di giacca.

Un dettaglio che dice molto della manifattura della giacca sono i bottoncini presenti sulle maniche. La scuola italiana ne applica tre, gli inglesi ne preferiscono quattro, comunque non esiste una regola di galateo in tal senso.

Le asole di buona fattura sono quelle realizzate a mano, ma spesso non si trovano sulle giacche industriali. Le asole delle maniche delle giacche confezionate sono quasi inevitabilmente finte, mentre quelle delle sartoriali possono essere slacciate. Anche l’asola sul revers deve essere tassativamente vera e aperta.

Anche il modo con cui vengono attaccati i bottoni sulla giacca dice molto sulla manifattura. Se i fili sono incrociati, allora si tratta di una realizzazione a mano. Va da sé che un bottone prezioso è quello realizzato in avorio, madreperla o altro materiale pregiato.

La fodera migliore è in seta o in raso, leggermente più resistente della prima: una fodera di buona qualità assicura una lunga durata alla giacca.

Accessori e stile

Quando si parla di accessori e di stile di una giacca da uomo si possono prendere in esame molti aspetti e tutti serviranno a conferire un’allure particolare a questo capo d’abbigliamento che può prevedere numerose variazioni rispetto al modello base.

Le tasche, ad esempio, sono un accessorio importante in una giacca ma devono essere scelte con cura. Infatti, devono essere accuratamente in sintonia con la misura della giacca e, in alcuni casi, possono essere tranquillamente nascoste all’interno della fodera. Le giacche formali e da sera non devono mai avere pattine a complemento delle tasche: le pattine sono ammesse solo per i capi informali o sportivi.

Le tasche interne della giacca vanno usate per i documenti e per il portafogli, mentre quella esterna in basso a sinistra è per le sigarette. Le giacche da uomo sportive possono avere una doppia tasca esterna, e quella più piccola serve per gli spiccioli, come da tradizione inglese.

Molto interessante il discorso riguardante gli spacchi. Le giacche senza spacchi sono le più belle da un punto di vista estetico ma non sono molto comode; quelle con i due spacchi laterali sono le più funzionali in assoluto e tendono a slanciare la figura; quelle con un solo spacco centrale sono eleganti ma non devono mai essere indossate con le mani in tasca. Gli spacchi non devono mai essere più alti del limite superiore della tasca esterna.

Infine, tra gli accessori della giacca è bene considerare anche il taschino adibito al classico fazzoletto di lino o di seta. Il taschino è posto in alto a sinistra e non deve essere riempito con penne o, peggio, occhiali. Solo nel caso di una cerimonia nuziale è previsto, per lo sposo, inserire una boutonnière di fiori all’occhiello della giacca, eliminando così il fazzoletto da taschino per non appesantire l’insieme. Un tocco particolare di eleganza è coordinare il fazzoletto da taschino con camicia e cravatta, per rendere l’insieme particolarmente armonioso.

Tipologie di giacche

Come abbiamo detto, sono molte le tipologie di giacche da uomo presenti sul mercato. Diamo uno sguardo, quindi, a quelle più diffuse per orientarci meglio nella scelta.

La giacca monopetto con un solo bottone è tipicamente quella usata per lo smoking. Ricordiamo che lo smoking può essere indossato esclusivamente di sera, dopo le ore 18. Il galateo considera un grave errore indossarlo alle cerimonie, a maggior ragione se svolte durante il giorno. Se la giacca prevede il panciotto, allora è concesso sbottonarla per sedersi o, eventualmente, per guardare l’orologio da taschino. Importante ricordare che i revers devono sempre essere in satin di seta.

Abbiamo poi le giacche monopetto a due bottoni, nelle quali va allacciato solo il superiore, e quelle a tre bottoni, in cui si allaccia il centrale o i due superiori. Le giacche a doppio petto con quattro bottoni prevedono l’allaccio solo di quello inferiore, mentre nel caso di sei bottoni si provvederà ad allacciare o quello centrale o quello basso o tutti e due.

Una giacca che non va mai abbottonata è quella che compone il celebre frac: questa giacca è doppio petto, molto corta in vita e con due bottoni che devono essere sempre lasciati slacciati.

Le giacche più sportive sono a tre o a quattro bottoni, con due spacchi posteriori e molto spesso delle tasche a toppa o con pattine. La sahariana prevede quattro tasche a soffietto e una cintura in vita ed è un capo estremamente informale.

Leggermente in disuso ma molto raffinata è la giacca da camera che classicamente era di velluto con revers di raso e una cintura o dei bottoni come chiusura.

È preferibile sempre optare per dei colori sobri e poco sgargianti per le giacche, a meno che non si tratti di fantasie a quadri o di piccole spina di pesce. Molto belle le giacche di velluto a coste che possono essere portate anche con pantaloni informali o perfino con il jeans.

Publicato: 2011-06-11Da: Redazione

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