Abbigliamento neonato

Categoria: Archivio Bambini
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Quando iniziare gli acquisti per il nostro neonato

Quando si è in dolce attesa, uno dei momenti più magici è, certamente, quello deputato alla composizione del corredino per il piccolo in arrivo.

Acquistare quei minuscoli e deliziosi abitini costituisce un momento di grande complicità per la coppia, e di felicità e gioia condivisa, sebbene, per scaramanzia, non si dovrebbero iniziare gli acquisti prima che il bambino sia nato.

Nella vita di tutti i giorni, però, la situazione è un po’ diversa, dato che difficilmente ci si potrà dedicare allo shopping subito dopo il parto, né si potrà contare soltanto sui regali che, immancabilmente, verranno consegnati alla neo mamma: ci si potrebbe trovare, infatti, con una serie infinita di bavaglini e nessun calzino da mettere al bebè!

Meglio, allora, essere previdenti e pensare per tempo agli acquisti; le mamme più scaramantiche potranno, al più tardi, attendere gli ultimi mesi per iniziare a girare tra boutique e negozi on-line, alla ricerca dell’abbigliamento da neonato che più piace.

In ogni caso, un consiglio che viene dato ad amici e parenti, è quello di evitare regali nei primi mesi di gravidanza: questi potrebbero non essere accettati di buon grado ma, al contrario, essere considerati di cattivo augurio. Aspettate il lieto evento per portare i vostri doni e otterrete sicuramente molta più riconoscenza!

Si pensi, addirittura, che in alcune nazioni, per risolvere tale problema e scendere a patti con tradizione e superstizione, i negozi che vendono abbigliamento o articoli per neonati, si offrono di conservare in magazzino la merce scelta dai neo genitori, riservandosi il compito di consegnarla a domicilio, subito dopo la nascita. Infatti, il semplice aver in casa oggetti legati all’arrivo di un neonato viene considerato di cattivo auspicio e, pertanto, ci si regola di conseguenza.

In Italia, fortunatamente, non esiste un’analoga superstizione, ma si è soliti lasciare intraprendere il tour fra i negozi, alla ricerca della tutina più bella, esclusivamente alla madre del nascituro, rispettandone così convinzioni e credenze.

Composizione del corredino

Arrivato il grande momento delle spese, bisogna iniziare a tirare le somme, cercando di comprendere quali siano le reali esigenze di un neonato; cosa sarà davvero utile nei mesi a seguire e di cosa si potrà fare tranquillamente a meno.

Se, in parte, si tratterà comunque di una valutazione soggettiva, anche legata alla propria disponibilità economica, va ugualmente detto che una serie di buoni consigli potranno aiutare i neo genitori ad effettuare scelte più consapevoli ed oculate. I dubbi, poi, quando si tratta di bambini non sono mai troppi: iniziano dalla qualità del tessuto e passano per la quantità dei pezzi da acquistare, senza trascurare i colori e lo stile dell’abbigliamento considerato più di moda.

Cerchiamo di mettere un po’ d’ordine, allora, partendo dalla quantità dei capi d’abbigliamento di cui si avrà necessità nei primi mesi del bambino. Il consiglio è quello di calcolare almeno un indumento per ogni giorno della settimana, e dunque di avere a disposizione ben sette tutine differenti, sette body, sette magliette e così via. Dobbiamo ammettere, tuttavia, che questo è un calcolo per difetto, poiché i bambini sono soggetti a sporcasi con molta più frequenza di un adulto: mettere in preventivo anche il doppio di questi capi d’abbigliamento, allora, non sarà affatto considerato come un eccesso di prudenza, ma come una scelta consapevole e previdente.

Insomma, tre cambi al giorno per il nostro neonato sono ideali per chi non vuole avere il minimo dubbio e alcun tipo di problema, anche se noi ci sentiamo di consigliare piuttosto un maggior numero di bavaglini, pettorine e lenzuolini, che tenderanno a sporcarsi spesso e che, davvero, non sono mai abbastanza.

Tuttavia, se in casa i bambini sono comodi e caldi indossando una semplice tutina in ciniglia, non si potrà certo dire lo stesso fuori dall’uscio di casa, dove si desidera chiaramente che il nostro neonato sia anche bello e “alla moda”. Via libera quindi all’abbigliamento: gonnelline, mantelline, camicette, pantaloni di velluto, gilet e tutto quello che le ditte propongono per i maschietti o per le femminucce, vere e proprie miniature degli abiti per gli adulti.

Tessuti e tipologie

La qualità di un capo d’abbigliamento, specie se per neonato, è data, principalmente, dal tipo di tessuto con il quale è prodotto. Il filato che si dovrebbe sempre preferire è il cotone, poiché è quello che potrebbe dare meno problemi di sensibilizzazione o di allergie. Anche la lana e la spugna sono delle alternative interessanti, cercando però di evitare sempre che la pelle del neonato vi entri in contatto diretto.

Il sintetico non è per nulla adeguato giacché potrebbe irritare la delicata cute di un bebè, e non è in grado di assorbire il sudore, provocando così molti raffreddamenti. Può capitare, tuttavia, che tessuti sintetici siano molto più a buon mercato di quelli naturali: meglio, allora, ridurre la quantità dei capi d’abbigliamento ma non cedere alla tentazione di un effimero risparmio che potrebbe essere poi la causa di un malessere del piccolo.

Viscosa e ciniglia possono essere dei validi alleati, soprattutto nelle stagioni intermedie, quando la lana sarebbe pesante e il cotone troppo leggero. Comunque, possiamo garantirvi che, se all’inizio dovrete leggere l’etichetta per ogni capo d’abbigliamento per neonato, con il passare del tempo l’esperienza sarà tale che imparerete a riconoscere al tatto ciò che è di buona qualità da ciò che non lo è.

Bisogna, in ogni caso, anteporre sempre la praticità di un indumento, il che non significa che non sia importante anche il fattore estetico: oggi come oggi, nessun produttore metterebbe mai sul mercato tutine e accessori che non incontrino il gusto degli esigenti genitori.

Le tutine dovrebbero sempre essere privilegiate per i primi tre mesi di vita, dato che il completo due pezzi non riuscirebbe a coprire adeguatamente un neonato a causa dei suoi stessi movimenti. Si corre il rischio, infatti, che il neonato si ritroverebbe spesso con la schiena o il pancino scoperti, prendendo inutili colpi d’aria.

Tra i colori, i preferiti restano il celeste e il rosa, a seconda del sesso del nascituro, ma in molti non amano questa soluzione e preferiscono orientarsi su tinte come il verde o il giallo.

Scegliere la giusta taglia

Bisogna ammetterlo: la principale difficoltà, quando si parla di abbigliamento per neonato, riguarda la taglia da scegliere. Non esistono due mamme che avranno la stessa idea in proposito, ma possiamo comunque provare a dividere i differenti modi di pensare in due grandi categorie.

La prima sostiene che i bimbi debbano indossare la taglia giusta per la loro età; l’altra sostiene che sarebbe preferibile acquistare una tutina un po’ più grande del dovuto, tale da poter avere maggiore durata, visti i ritmi di crescita dei neonati.

Non si può certo dire che entrambe non abbiano ragione, ciascuna a modo proprio. Infatti, infilare ad un bimbo appena nato una tutina di taglia uno o due mesi, – quando in realtà avrebbe bisogno della zero -, non è certamente una buona soluzione né dal punto di vista estetico né, tutto sommato, da quello propriamente funzionale.

E’ pur vero, però, che i cambiamenti di taglia sono quasi all’ordine del giorno, ragion per cui acquistare troppi capi di abbigliamento si rivelerebbe inutile e dispendioso. Meglio, quindi, cercare un giusto compromesso tra le due istanze, in modo da poter avere qualche tutina pronta all’uso per i primi giorni, senza essere troppo dispiaciuti per il gran numero accantonato nell’armadio e rimasto poi inutilizzato.

E’ importante, comunque, che l’abbigliamento per il neonato non sia, all’inverso, troppo stretto: è finito il tempo in cui si fasciavano i bambini; oggi le parole d’ordine sono comodità e praticità. Sappiate che, nei primi due anni di vita, i bimbi oscilleranno tra i 44 e i 98 centimetri, per un peso compreso tra i 2 e i 13 chili; regolatevi di conseguenza quando acquisterete qualcosa “con la crescenza”, come avrebbero detto le nostre nonne.

Le taglie dei vestiti iniziano sempre dalla zero e poi proseguono con la taglia uno, due e così via, fino ad arrivare all’indicazione degli anni.

Migliori marche di abbigliamento per neonato

Cosa comprare al nostro piccolino in arrivo o appena nato? Quali marchi di abbigliamento privilegiare? Non è raro che la tentazione principale sia sempre quella di scegliere il meglio, laddove per meglio s’intende il prodotto più costoso o di un brand conosciuto. In realtà, dovremmo averlo ormai imparato: costo elevato non significa necessariamente qualità ottima.

Talvolta il costo di un capo d’abbigliamento per neonato aumenta per la firma o per la pubblicità, altre volte per l’innovazione in termini di design, ma per avere prodotti di buona qualità bisogna sempre saper scegliere con consapevolezza, a seconda dei propri bisogni. Vero è, che anche la disponibilità economica ha dei limiti; meglio quindi cercare di essere oculati ed essere mossi sì dall’amore, ma anche da un minimo di razionalità economica.

A volte, poi, può accadere che vestiti per neonati molto costosi siano anche altrettanto delicati, il che con i bambini non è mai un bene: soggetti a macchiarsi e a sporcarsi più degli adulti, rovineranno involontariamente il bel capo d’abbigliamento acquistato per loro.

In ogni caso, vi sono sicuramente dei negozi, anche on-line o comunque ricchi di cataloghi messi in rete, ai quali potersi rivolgere per il proprio corredino. I più conosciuti sono: Clayeux, Prenatal, Chicco.

La Chicco è praticamente sinonimo di bambino: impossibile non entrare in un negozio del brand quando si è in dolce attesa o quando si ha un figlio piccolo. I vestiti, così come tutti gli altri prodotti, sono realizzati con estrema attenzione e cura, e sono sicuramente di ottima qualità, ma soprattutto sempre adatti alle esigenze di mamme e piccini.

Prenatal è un marchio conosciuto a livello europeo, e progetta linee di abbigliamento dai zero agli undici anni. Qualità, fantasia e praticità, sono tutti elementi distintivi del brand.

Clayeux, infine, propone collezioni di grande impatto e originalità, sempre nuove, senza rinunciare ad una elevata qualità nei materiali utilizzati e nelle tecniche di realizzazione dei capi.

Dove acquistare

Quando si fa shopping per i propri bambini bisogna fare attenzione ad un surplus di cose. È facile cadere in tentazione e cedere a modelli di vestiti sì belli ma poco pratici, perché ricchi ad esempio di applicazioni, di perline, di bottoncini. Tutte queste piccole parti potrebbero addirittura costituire un pericolo per il neonato, che potrebbe ingerire tali elementi inavvertitamente.

Dopo aver imparato a scegliere quali siano i capi d’abbigliamento adeguati alle nostre esigenze, ci si potrebbe ad esempio recare, oltre che nei negozi specializzati, presso qualche merceria qualificata o, perché no, ai banchi del mercato. Senza contare che l’intimo per neonato potrà essere acquistato, molto spesso, negli stessi negozi in cui si acquista quello per gli adulti.

Non deve lasciar stupiti il fatto che sia possibile concludere buoni affari anche presso i venditori del mercatino rionale: la differenza è nell’occhio di chi sceglie e soppesa i capi d’abbigliamento, senza lasciarsi sviare né da prezzi troppo bassi e fantomatiche offerte speciali, né da nomi di stilisti di grido, magari poco indicati per i bebè.

Anche al mercato si possono trovare capi d’abbigliamento per neonato di buona qualità, talvolta di marchi noti ma, magari, di collezioni passate: l’importante è che ogni oggetto sia custodito in una confezione apposita, badando che il banchetto di vendita sia pulito e ordinato.

Gli articoli, comunque, andrebbero sempre lavati prima di essere indossati dal nostro bambino, proprio per garantire il massimo dell’igiene. Non vanno dimenticati, infine, internet e gli annunci di seconda mano.

Nel primo caso, va subito detto che è facile ottenere ottimi prodotti ad un prezzo soddisfacente; nel secondo, il consiglio è quello di rivolgersi al mercato dell’usato soprattutto per ciò che riguarda accessori come culle o carrozzine, evitando invece indumenti, soprattutto intimi, che siano appartenuti ad altri bambini.

L’igiene deve essere la regola principale in questo genere di acquisti, e quella intima di un neonato deve essere osservata con particolare cura.

Publicato: 2010-04-03Da: Redazione

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