A cosa serve
La danza è un’arte che si basa semplicemente sui movimenti del corpo. Non serve niente altro che il corpo, e un accompagnamento musicale che risvegli il senso del ritmo. E dato che in primo piano c’è il corpo, è normale che l’abbigliamento assuma un ruolo fondamentale nell’accompagnare l’uomo e la donna in questa straordinaria disciplina.
L’abbigliamento dedicato alla danza ha due funzioni. In primo luogo nasce e si sviluppa per essere un tipo di abbigliamento comodo e confortevole, che permetta al corpo di muoversi in maniera agile e senza nessun impedimento. La libertà dei movimenti è, infatti, il requisito fondamentale quando si parla di una disciplina in cui il corpo è il solo strumento di espressione.
I ballerini devono sentirsi sempre a proprio agio negli abiti che indossano e hanno bisogno di mantenere alta la concentrazione, che non può e non deve essere interrotta da questioni legate a problemi come scarpe non adatte o cuciture fastidiose.
In secondo luogo, questo tipo di abbigliamento risponde a una necessità estetica e di comunicazione verso chi guarda: gli abiti, scelti con cura, possono aiutare il corpo ad esprimersi al meglio. In questo modo l’abbigliamento aiuta la comunicazione già insita nel ballo, abbellisce e sottolinea i movimenti.
Inoltre, l’abbigliamento serve a dare una connotazione precisa allo stile che si vuole seguire. Per questo motivo, a volte ci basta guardare i vestiti dei ballerini per capire quale tipo di danza pratichino. Nella danza del ventre, i particolari costumi sono studiati appositamente per mostrare al meglio l’area del bacino.
Nella danza classica, tutù e scarpette a punta donano grazia e leggerezza alle ballerine, che talvolta sembrano volare. Nell’hip-hop, l’abbigliamento della strada si fa strada nella danza, e così la cultura urbana influenza la musica e il mondo del ballo.
Storia
Non ci sembra di sbagliare se diciamo che il ballo è nato con l’uomo: la danza è un’insieme di movimenti naturali del corpo, da sempre importante nella vita del singolo come della comunità.
Vera e propria arte, strettamente connessa alla musica e all’innato senso del ritmo che c’è in ognuno di noi. Chiunque può danzare e si può ballare ovunque, per esprimere gioia o per partecipare a un rito.
Nel corso del tempo, essa si è sviluppata in molte direzioni, esprimendo le diverse culture del mondo e seguendo le diverse tendenze musicali. Anche l’abbigliamento ha seguito queste evoluzioni, ed è diventato identificativo delle diverse epoche e dei diversi tipi di ballo.
Già nel teatro dell’antica Grecia, la danza aveva un ruolo fondamentale: il coro, che danzava e cantava, indossava abiti di vita quotidiana perché rappresentava gli abitanti della comunità.
E così la danza si è sviluppata attraverso il Medio Evo fino ai giorni nostri, e l’abbigliamento è sempre stato testimone delle varie epoche, e nello stesso tempo si è avuto un miglioramento nei tessuti, sempre più leggeri, elasticizzati e traspiranti, e nelle scarpe, sempre più adatte a fasciare e sostenere i piedi dei ballerini.
Le danze popolari vengono tramandate negli anni con passione, senza disperdersi: gli abiti tradizionali usati in questi balli raccontano la storia e le vicissitudini della società, mantenendo vivo il ricordo delle origini.
Ai nostri giorni, se parliamo di danza, nel senso più canonico del termine, probabilmente a tutti verrà in mente la leggiadria di una ballerina di danza classica con in capelli raccolti in uno chignon, che volteggia sulle punte fasciata da un body color carne che si apre in uno splendido tutù.
Ma ad oggi, ci sono moltissimi tipi di danze diverse. E l’abbigliamento è un tratto importante nell’identificazione dei diversi rami di questa disciplina. In ogni stile, l’abbigliamento è pensato per accompagnare nel modo giusto i movimenti, enfatizzando le giuste parti del corpo.
Caratteristiche
Nel corso del tempo, c’è stata un’evoluzione nell’abbigliamento per la danza. Evoluzione che si è concentrata soprattutto sullo sviluppo di tessuti migliori, con caratteristiche più tecniche, creati appositamente per rispondere meglio ai bisogni dei ballerini.
Si è lavorato molto sui concetti di leggerezza ed elasticità dei materiali. Ci si è orientati, inoltre, sullo sviluppo di tessuti traspiranti.
L’idea è quella di accompagnare i movimenti senza ostacolarli, fornendo al corpo il beneficio di “respirare” attraverso i vestiti. Le cuciture sono concepite per non essere visibili e fastidiose. I capi dovranno, inoltre, essere resistenti ai lavaggi frequenti e non deformarsi a causa di questi.
Oggi sappiamo che la libertà dei movimenti dipende in buona parte dalla capacità del tessuto di espandersi e ritirarsi: per questo motivo si preferiscono tessuti sintetici. Ad esempio se parliamo di body, meglio orientare la scelta su tessuti elasticizzati come la microfibra, il cotone elasticizzato o i tessuti con elastane. Stesso discorso per i fuseaux.
Un posto molto importante tra i tessuti che rispondono a queste esigenze lo occupa la lycra, la prima fibra sintetica che è stata creata e che, grazie alla sua principale caratteristica di elasticità, risponde bene alle esigenze dell’abbigliamento per la danza. Spesso viene usata in tessuti misti con cotone e unisce leggerezza, elasticità e vestibilità.
Molto importante anche l’intimo (che in alcuni tipi di danza non viene indossato), perché deve sostenere senza essere troppo visibile.
Per i reggiseni, l’importante è che non siano rigidi: meglio sceglierne un tipo contenitivo, ma ultraleggero e che assorba il sudore; si possono anche usare i top sportivi. Per gli slip, molti prediligono il perizoma; altrimenti vanno bene quelli senza cuciture.
Per le calze di solito si usano calze in microfibra (per lo più color carne o nere), o pantacollant, e a volte gli scaldamuscoli in lana.
Scarpe
Abbiamo pensato di dedicare una parte di questa guida alle scarpe da ballo, in quanto le calzature sono un elemento molto importante nell’abbigliamento dei ballerini. I piedi, infatti, sono i veri protagonisti della danza: dai piedi nasce il movimento, e poi pensate a salti, atterraggi, giravolte.
Il benessere dei piedi è fondamentale e bisogna che le scarpe siano comode, flessibili e con una struttura capace di sostenere il piede.
Se parliamo di danza classica, le prime scarpe che incontriamo sono le mezze punte, dalle quali si inizia a fare pratica e con cui il piede può allenarsi per abituarsi alla particolare postura grazie a dei cuscinetti.
E’ essenziale diventare molto esperti prima di passare alle punte vere e proprie: le punte vere e proprie sono scarpette che contengono uno speciale supporto per danzare in punta.
Esternamente sono in raso, per lo più di colore rosa, e spesso hanno dei nastri, sempre in raso, da legare intorno alla caviglia. Le punte fanno sì che si danzi portando tutto il peso del corpo a ricadere sulla punta dei piedi, dando slancio alla figura della ballerina.
Poi ci sono le scarpe per i balli caraibici, per il tango e per i balli da sala che sono genericamente in pelle. Molto spesso colorate e con brillantini, se ne trovano con il tacco di varie misure, chiuse e aperte.
Non sono scarpe facili da portare mentre si balla, ma hanno un ruolo essenziale nel donare eleganza e sensualità ai movimenti. Forse più delle altre scarpe, devono offrire comfort e stabilità, e offrendo la possibilità di eseguire scivolate senza rischiare di cadere.
Per l’hip-hop e la danza moderna ci vogliono scarpe dotate di particolari rinforzi, in grado di resistere alle continue sollecitazioni dei salti. Molto spesso vengono utilizzate anche normali sneakers, meglio se con ammortizzatori e leggere.
Tipi di danza e relativo abbigliamento
Anche se abbiamo già citato alcune discipline di ballo, ci sembra corretto fare un breve excursus tra gli stili di ballo più popolari e gli abbigliamenti ad essi abbinati.
Partiamo dalla danza classica, che forse è ancora la disciplina più conosciuta. Per la ballerina, troviamo body, calze, scaldamuscoli, tutù e scarpette a punta. L’intimo è sconsigliato. Per il ballerino, invece, si usano per lo più fuseaux e scarpette.
La danza moderna, nata nel XIX sec. in contrapposizione al balletto classico, si è sviluppata in molte forme e ha dato il via ad un’epoca fatta di sperimentazione. Sperimentazione che ha coinvolto il rapporto del ballerino con lo spazio e il ritmo, ma che ha portato anche ad una nuova concezione dell’abbigliamento portando sul palco l’uso di molteplici e diversi costumi.
Nella danza contemporanea, in origine, troviamo il prevalere di tute elasticizzate dal colore nero, spesso a manica lunga o tre quarti: questo per evidenziare l’espressività del corpo e sottolineare l’improvvisazione.
Con i balli latino americani incontriamo, invece, un mondo caratterizzato da un’esplosione di colori e costumi creati appositamente per enfatizzare i movimenti di bacino del samba, della rumba, del cha cha cha.
Tra le discipline di ballo nate dalla cultura della strada troviamo la breakdance, che si è diffusa soprattutto a partire dagli anni ottanta e che affonda le sue radici in America. Nella breakdance, l’abbigliamento non resta confinato al ballo, ma diventa simbolo di uno stile di vita e di appartenenza ad un gruppo: jeans, tshirt personalizzate con scritte, cappello con la visiera o di lana, scarpe da ginnastica.
Marche
L’abbigliamento per la danza, ai giorni nostri, è diventato molto popolare anche tra chi non la pratica. E’ successo grazie alla larga diffusione del ballo in televisione, attraverso programmi e reality che si basano proprio sulla passione per il ballo.
Il ballo è diventato stile di vita, che influenza con il proprio abbigliamento la moda e le nuove tendenza. Questo ha portato alcune marche di abbigliamento, dedicato alla danza, ad essere alla portata di tutti e non solo degli esperti del settore: la gente normale, di tutte le età, ha cominciato a voler vestire con questo tipo di abbigliamento nel tempo libero, pur non dedicandosi a questo sport a livello professionale. Alcuni brand sono diventati famosi e i prezzi hanno subito un’impennata.
Se prendiamo marche ormai famose come Freddy, Dimensione Danza, Dhea, troviamo collezioni che cambiano ogni stagione, capi molto belli, funzionali e e alla moda, ma anche costosi.
Deha, sponsor del programma televisivo Amici, propone abbigliamento per uomo, donna, ma anche bambino e bambina. Offre una scelta di capi basic e collezioni mirate per danza classica e moderna.
Per Freddy, segnaliamo i top e i pantaloni dai colori brillanti. Freddy, inoltre, ha creato la linea Dance Academy, che unisce moda e vestibilità. Dimensione Danza si è specializzata nella leggerezza degli abiti che vestono il corpo come una seconda pelle. Molti marchi che producono abbigliamento sportivo hanno anche un ramo dedicato alla danza
Per l’hip-hop e la breakdance i marchi di riferimento restano Nike, Adidas e Puma. Questi marchi sportivi offrono una valida collezione di top e capi in tessuto tecnico traspirante.
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