Come applicare lo stucco veneziano alle pareti di casa

Stucco veneziano
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Prima di andare ad approfondire la tecnica da utilizzare per applicare lo stucco veneziano alle pareti, vediamo innanzitutto di cosa stiamo parlando nello specifico, di quali materie prime è composto questo rivestimento e quali sono le sue proprietà.

Si tratta di una miscela, composta nello specifico da calce aerea mista ad acqua, grassello di calce e polvere a base di marmo. Tale composizione ha la caratteristica di essere traspirabile e di evitare dunque l’accumulo di umidità sulle pareti. Questa sua proprietà è molto importante e si aggiunge alla resistenza sia alle muffe che ai batteri. Quindi può essere impiegato senza problemi in qualunque stanza della casa, persino nella camera da letto o nella cameretta dei bimbi.

Se in origine infatti l’ambiente preferito in cui utilizzare lo stucco veneziano era il soggiorno o il salone, ora è possibile decorare le pareti di tutta la casa. Questo poiché  risulta essere particolarmente duraturo nel tempo e, a differenza della semplice pittura, non richiede frequenti interventi di manutenzione. Il suo aspetto rimane infatti inalterato negli anni e, anche in caso di piccoli incidenti, che possono pur sempre capitare, si può pulire tranquillamente con un panno.

Non è certo un caso se lo stucco, decorazione parietale dalle origini molto antiche, continua tutt’oggi a riscuotere un enorme successo come rivestimento non solo nelle case private ma anche nei locali pubblici, primi fra tutti hotel e ristoranti, dove il lusso e l’estetica giocano un ruolo molto importante nell’attirare i potenziali clienti.

Preparazione delle pareti

Ma come si realizza uno stucco veneziano di buona qualità? Per prima cosa occorre procedere con la preparazioni delle pareti della stanza, che può richiedere anche diversi giorni. La consistenza del lavoro di preparazione dipenderà molto dalla condizione di partenza delle pareti su cui si va a intervenire. Se sono presenti tracce di umidità ad esempio, occorrerà procedere con la massima attenzione e riportare praticamente a zero la parete, per poi stuccarla di nuovo prima di poter applicare il rivestimento.

C’è da tenere presente, comunque, che lo stucco può essere disposto su qualsiasi tipo di superficie, persino il legno, ma la stessa deve necessariamente essere liscia. In caso contrario sarà infatti impossibile spalmare il tutto correttamente.

Di norma, comunque, occorre procedere con una prima rasatura, alla quale deve seguire l’applicazione di una mano di isolante. Si prosegue dunque il lavoro con una seconda rasatura, ed ecco che la parete si può considerare finalmente predisposta per l’applicazione dello stucco. Naturalmente prima di procedere occorre aspettare che il tutto si asciughi e ciò potrebbe richiedere anche un paio di giorni, a seconda della stagione in cui si effettua il lavoro.

Applicazione dello stucco

La prima mano dovrà essere data con una pittura acrilica lavabile, che andrà a creare una sorta di base di appoggio sulla quale poter lavorare. Per applicare lo stucco veneziano si possono utilizzare due tecniche, entrambe valide ma piuttosto differenti tra loro.

La prima consiste nell’utilizzo di un pennello. Con questo strumento si va a stendere il prodotto e poi, una volta terminata questa prima fase, si perfeziona il lavoro utilizzando la spatola, che è necessaria per fornire allo stucco quel particolare aspetto che lo contraddistingue.

Il secondo metodo, che poi è anche quello più utilizzato dai professionisti, così come dai non addetti ai lavori che si dedicano al fai-da-te, è quello dell’applicazione tramite la sola spatola. Quest’ultima serve a spalmare lo stucco e deve essere utilizzata muovendo la mano verso destra e verso sinistra in modo alternato, in pratica effettuando un movimento di tipo semicircolare. Si ottiene così un effetto macchiato, che è poi quello tipico del prodotto.

Una volta applicato il rivestimento con una di queste due tecniche, da scegliere liberamente, si deve procedere poi alla lucidatura delle pareti, che serve a ottenere quel caratteristico effetto marmo che rende il rivestimento così elegante e particolare. La lucidatura non è altro che l’applicazione di uno stucco lucido su quello opaco che era stato disposto in precedenza. Anche in questa fase si deve procedere con movimenti circolari della mano, in modo tale da andare a mantenere la superficie a macchie.

Un’alternativa altrettanto valida rispetto al procedimento che abbiamo appena descritto, è quella che consiste nell’utilizzare delle miscele già pronte, che contengono calce, gesso e cemento e che possono essere acquistate nei negozi specializzati. Le miscele hanno per l’appunto il vantaggio di essere subito pronte per l’applicazione. Esse si distendono sulla parete con al massimo tre mani consecutive, alle quali corrisponderanno altrettanti strati sulla parete. L’ultimo è quello definitivo, che a questo punto deve essere semplicemente lucidato.

Per la lucidatura dello stucco si procede con della cera d’api apposita, la quale deve essere spalmata aiutandosi con un panno di lana. La cera deve essere stesa sulla parete solo nel momento in cui si ha la certezza che quest’ultima sia perfettamente asciutta. Il consiglio, soprattutto se si è alle prime armi con questo tipo di lavori e non si è perfettamente in grado di riconoscere lo stato dello stucco, è quello di aspettare almeno un paio di giorni prima di procedere con la lucidatura. In questo modo si evita il rischio di danneggiare l’intero lavoro.

Come pulire lo stucco

Come abbiamo detto sopra, questo prodotto ha il pregio di poter essere pulito molto facilmente. Ora che abbiamo compreso anche le differenze tra una tipologia e l’altra di stucco, quello lucidato a cera e quello sul quale non è stata invece applicata la cera d’api, possiamo andare però a comprendere meglio anche la tipologia di tecnica da mettere in atto.

Sullo stucco sul quale è stata regolarmente applicata la cera d’api si può andare ad effettuare una pulizia completa, con tanto di acqua e sapone, senza esagerare ovviamente, ma utilizzando un panno per strofinare sulla superficie lucida nel modo più delicato possibile.

Diverso è invece il discorso per quelle pareti sulle quali non è stata applicata la cera d’api. Sarà opportuno ad esempio evitare di ricorrere all’acqua, che potrebbe rovinare la superficie. Un panno morbido, in lana o in cotone, è di solito la soluzione ottimale per pulire in maniera efficace ma anche delicatamente.

Quanto costa?

Ma quanto può costare la realizzazione dello stucco veneziano in una o più stanze di casa? Naturalmente il prezzo complessivo varia a seconda che ci si rivolga a un professionista o che si decida invece di ricorrere al fai-da-te.

I professionisti del settore possono chiedere da un massimo di 100 a un minimo di 30 euro al mq, a seconda del tipo di stucco che si sceglie. Anche se si decide di ricorrere al fai-da-te, scegliere un prodotto di più bassa qualità significa ovviamente andare a risparmiare.

Ma con quali vantaggi finali? In effetti, è bene tenere presente che questi rivestimenti sono destinati a durare nel tempo e per tale ragione è sempre consigliabile investire un po’ di più nel momento in cui ci si trova ad effettuare il lavoro, perché così si potrà evitare di dover intervenire di nuovo e a breve distanza. Ecco perché, prima di procedere all’acquisto conviene sempre consigliarsi con il venditore e chiedere a lui quale stucco sia migliore, anche in base al rapporto qualità – prezzo.

Per quanto riguarda i colori, poi, non vi è che l’imbarazzo della scelta. Lo stucco veneziano è disponibile infatti sia in tinte sobrie che in colori più accesi, da abbinare con cura alla tipologia di arredo dell’ambiente e al colore dei mobili.

Se questi ultimi sono di colore scuro, magari un nero laccato, sarà preferibile orientarsi su uno stucco di colore chiaro, perfetto sarebbe ad esempio il bianco, che con il suo effetto marmoreo e lucido sarebbe in grado di conferire la giusta lucentezza alla stanza. Con un arredamento più classico, magari in legno, sarebbe invece più azzardata la scelta di uno stucco di colore giallo o crema, che risalterebbe nel contrasto con il marrone chiaro o scuro dei mobili.

Publicato: 2016-09-29Da: Redazione

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